samuele lippi
LA LETTERA

Il sindaco Samuele Lippi: "Vedere correre e giocare i bimbi con la mascherina mi angoscia. Ognuno di noi deve fare la sua parte"

Mer, 11 Novembre 2020
La lettera pubblicata sul quotidiano il Tirreno

Care concittadine, cari concittadini,

come sapete, da oggi entreranno in vigore regole più restrittive per la nostra regione, dunque anche per il nostro comune. Quello che stiamo vivendo è un periodo molto complicato e pieno di difficoltà che sembrano non dover finire mai. So perfettamente che queste nuove restrizioni possono sembrare misure troppo forti, ma credetemi, non si è mai troppo previdenti quando si tratta della salute di tutte le persone. In più occasioni ho sostenuto che dovessimo chiudere tutto, pur sapendo le conseguenze economiche e sociali che ciò avrebbe avuto su tutti noi; la motivazione che mi ha portato a sostenere questa tesi, però, è che questo virus ora appare sempre più incontrollabile e già da molto tempo non colpisce più solo una determinata fascia di persone. Il numero di contagi ha raggiunto cifre troppo elevate e questo rischia di mettere in ginocchio il nostro sistema sanitario perché più contagi significano più probabilità che ci sia bisogno di ricoveri. Il rischio è di dover ricorrere ai posti letto di terapia intensiva per intubare i pazienti più critici per potergli salvare la vita, ma i posti di terapia intensiva non sono numerosi.

A Cecina abbiamo liberato gli uffici del Comune in piazza della Libertà trasferendoli nella nuova sede in piazza Carducci per ospitare quelli amministrativi dell’ospedale e liberare quindi spazio presso la struttura ospedaliera. In appena tre giorni il reparto Covid si è riempito, i 12 posti letto sono tutti occupati. Si parla di un ampliamento del reparto ma è ancora un’ipotesi della direzione sanitaria mentre i contagi continuano a salire. Solo ieri a Cecina erano 21. Non abbiamo più tempo, come purtroppo ho già detto tante, troppe volte. Ed ora più che mai c’è bisogno che ognuno faccia davvero la sua parte.

Alcune misure, come rispettare la distanza di sicurezza e indossare correttamente la mascherina, non dovrebbero essere così difficili da seguire. Ed invece, pur nella loro semplicità non sono state sempre rispettate e questo è uno dei motivi che ci ha portato a passare dalla zona gialla a quella arancione. D’altro canto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, di una pandemia che nessuno di noi avrebbe mai immaginato ci sono stati anche tanti bellissimi e piccoli gesti di cittadini e di associazioni del territorio che ci hanno fatto capire ancora di più l’importanza e la forza di essere una comunità coesa.

Approfitto di questo spazio per ringraziare tutti i dipendenti comunali e gli amministrativi della Società della Salute per il lavoro che hanno fatto quasi all’improvviso, in pochissimi giorni, rendendo possibile un trasloco non facile per liberare gli spazi del nostro ospedale. Non un gesto per loro ma un gesto per tutti noi. Ma ringrazio anche tutti i medici, gli infermieri e gli operatori delle Forze dell’Ordine per il loro impegno quotidiano in questa emergenza straordinaria. Tutto il personale scolastico, i ragazzi e soprattutto i bambini che obblighiamo a rispettare misure spesso per loro incomprensibili. Vederli correre e giocare con la mascherina mi angoscia. Bambini ai quali abbiamo tolto l’abbraccio dei nonni, la stretta di mano di un amico, la gioia di condividere i momenti spensierati che invece avrebbero diritto di vivere alla loro età. E che spesso e volentieri ci siamo accorti essere più bravi e rispettosi di noi adulti.

Samuele Lippi