Alcol tra i giovani: un'ordinanza vieta la vendita di bottiglie di superalcolici nei weekend
Ven, 14 Agosto 2020Minorenni e giovani in generale che abusano di alcol con inevitabili conseguenze per la loro salute, per quella altrui e per la sicurezza pubblica: il fenomeno è stato anche oggetto di notizie di cronaca, oltre che di controlli specifici da parte delle forze dell’ordine. L’Amministrazione Comunale, visto il periodo di altissima stagione e il grande afflusso di persone, ha deciso di prendere un provvedimento forte per limitare la vendita di superalcolici con un’ordinanza che si aggiunge a quella già in vigore e che che vieta la vendita di bottiglie di vetro da asporto in orario serale/notturno (e che resta in vigore).
Si ricorda infatti che nel periodo estivo sono stati attivati servizi di controllo messi in atto dalla Polizia Municipale in sinergia con le altre forze dell’ordine in particolare nei luoghi della “movida”. Questi controlli hanno confermato le già note segnalazioni di un’assunzione inadeguata e spesso eccessiva, tra l’altro da parte di giovanissimi, di bevande alcoliche e superalcoliche che sfociano in fenomeni di disturbo alla sicurezza urbana, risse e talvolta anche nella necessità di soccorrere ragazzi perché caduti in stato di coma etilico come verificato e segnalato anche da parte dei medici del pronto soccorso di Cecina e del 118. A questo si aggiunge che l’abuso di alcol riduce fortemente la soglia di attenzione rispetto alla necessaria osservanza delle regole sul distanziamento sociale e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
Si è quindi ritenuto necessario intervenire preventivamente potenziando i controlli e vietando la vendita di bevande superalcoliche in bottiglie di vetro (o di altri materiali) nei prossimi due fine settimana, quindi nei giorni 14, 15, 16 e 21, 22 e 23 agosto dalle ore 17 alle ore 7 del giorno successivo da parte di tutti gli esercizi pubblici, commerciali, supermercati, market, esercizi temporanei. La sanzione amministrativa per chi non rispetta l’ordinanza può arrivare anche a 500 euro.