Conciliazione Vita Lavoro
IL BANDO

Conciliazione Vita Lavoro: il bando per della Regione Toscana per le imprese e gli autonomi

Mar, 11 Febbraio 2025
Incentivi per favorire il welfare aziendale

La  Regione Toscana punta sulla diffusione di piani di welfare aziendale per rafforzare la promozione della parità di genere e dell’occupazione femminile. Attraverso il Fondo sociale europeo plus 2021/2027, ha messo in campo  un bando da oltre 7 milioni e mezzo fino al 2025, inserito tra le operazioni di importanza strategica del Pr Fse+. 

L’obiettivo è incoraggiare l’introduzione di soluzioni innovative di welfare per la conciliazione vita-lavoro all’interno dei contesti aziendali in modo da contribuire a una più equa redistribuzione del carico di cura all’interno della coppia, favorire la presenza delle donne in azienda, e le loro opportunità di carriera, sostenendo misure dirette sia a lavoratrici sia a lavoratori working carers, ovvero persone che pur lavorando assistono familiari bisognosi di cure. In particolare, il bando sosterrà piani che prevedono misure di welfare a supporto dell’organizzazione familiare: dalla flessibilità oraria e organizzativa ai servizi per la cura o l’assistenza di figli, anziani, familiari non autosufficienti.

Il bando ha una dotazione finanziaria di 7 milioni e 571 mila euro per il triennio 2023-2025, e sosterrà piani di welfare per la conciliazione vita-lavoro elaborati dalle imprese toscane fino a un tetto massimo di 25 mila euro.

Potranno accedere ai contributi imprese, enti, associazioni, liberi professionisti e in generale tutte le datrici e tutti i datori di lavoro con almeno una/un dipendente e con sede legale e/o unità operativa interessata dal piano di welfare, localizzata in Toscana.

Le misure oggetto dei piani sono destinate a donne e uomini, lavoratrici e lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, con contratto di somministrazione, con contratto di apprendistato, soci di cooperative, collaboratrici e collaboratori coordinati e continuativi, tirocinanti, ad esclusione dei membri di consigli di amministrazione che non svolgono attività lavorativa nell’impresa e titolari di impresa.

I progetti potranno richiedere il finanziamento di 3 tipologie di azioni:

  • la definizione del Piano di welfare di conciliazione, alla luce delle caratteristiche e delle necessità espresse dalle lavoratrici e lavoratori;
  • l’attuazione delle misure previste dal Piano, che potranno prevedere misure di flessibilità oraria e/o organizzativa, servizi di welfare di conciliazione per la cura o l’assistenza ad anziani o familiari non autosufficienti o per l’educazione e istruzione dei figli o a supporto dell’organizzazione familiare, anche in forma indiretta attraverso un “credito welfare” (buoni acquisto, rimborso spese, etc.);
  • i finanziamenti, infine, potranno essere concessi anche per la costituzione di una rete di welfare territoriale o inter-aziendale tra piccole e medie imprese.

Con l’avviso potranno essere sostenute anche le imprese che intendono avvicinarsi alla nuova certificazione UNI/PDR 125:2022, che attesta l’inserimento dei principi di parità di genere e rispetto delle diversità negli obiettivi aziendali.

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