Pratiche Filosofiche
CULTURA

Pratiche Filosofiche e Proposte di Valori: cinque incontri al liceo Fermi aperti alla cittadinanza

Mar, 05 Febbraio 2019
Il vicesindaco Salvini: "Segno di una scuola che pensa e lo fa democraticamente"

E' stata presentata nell'aula magna del liceo Fermi la nuova edizione della rassegna Pratiche Filosofiche & Proposte di Valori, una serie di incontri con figure di primo piano della filosofia e della cultura contemporanea. 

"Questi incontri - ha illustrato la professoressa Ebe Serni - sono frutto di un progetto di collaborazione e condivsione del dipartimento di Storia e Filosofia del liceo Fermi, una tradizione iniziata ormai diversi anni fa e che vede oggi coinvolti tutti i docenti. Sono loro stessi a individuare libri ed autori  e a presentarli la sera degli incontri. Con quale criterio di scelta? Per interesse e ricaduta didattica. Si tratta di testi che vengono preliminarmente sottoposti alla classe che ci lavora".

I temi che saranno affrontati sono quelli del conflitto all'interno delle comunità, della corsa coloniale italiana e del futuro dell'Unione Europea. "Si parla di democrazia e di cittadinanza, non a caso temi che a partire da quest'anno saranno oggetto di colloquio all'esame di stato" ha sottolineato la dirigente Maria Grazia Rocchi. 

Gli incontri si svolgeranno in orario serale, alle ore 21, nell'auditorium del liceo Fermi, sede di via Ambrogi. 

"Grazie anche - ha ricordato la dirigente - allo sforzo anche eccezionale del personale Ata. La scuola aperta, di notte, e a tutta la popolazione è quasi una provocazione, l'obiettivo è quasi quello di essere un faro che prova a far luce. Da sottolineare l'importanza della collaborazione con l'Amministrazione Comunale - hanno quindi sottolineato - che ci lascia lavorare in piena libertà. Abbiamo sempre trovato le porte aperte. E non è banale ricordarlo". 

"Mai come assessorato alla Cultura abbiamo negoziato o discusso temi o autori scelti dalla scuola. Sia per fiducia che per voglia di imparare ha commentato il vicesindaco Giovanni Salvini -. Questa è una delle iniziative culturali strategiche dell'Amministrazione Comunale, simbolo di una comunità che riflette. Non a caso il titolo stesso della rassegna porta con sè un duplice significato: amare il sapere è una pratica di vita, le proposte di valori rappresentano la scuola che prova appunto a far luce su tutto il villaggio e lo fa trattando temi attuali e mai in maniera prettamente scolastica. Segno di una scuola che pensa, liberamente e democraticamente".

Gli incontri in programma sono cinque.

8 febbraio Laura Boella presenta "Empatie, l'esperienza empatica nella società del conflitto", sulla lacerazione delle relazioni interpersonali in un periodo di crisi economica.

15 febbraio Roberto Escobar "Metamorfosi della paura", sul percorso attraverso cui le identità comunitarie sono venute definendosi in risposta alla paura, a partire dalla definizione di un confine e di un limite.

1 marzo Giovanni Orsina "La democrazia del narcisismo", breve storia dell'antipolitica, a partire dalla ciris politica degli anni Sessanta.

15 marzo Virginia Volpi "Unione di Stati ma non di intenti". La rassegna si chiude con una studentessa universitaria che presenta un saggio sulla visione europea e su quali possano essere gli assetti europei da riformare.

 

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