Moby Prince 3.0 e l’incontro nel Foyer del Teatro E. De Filippo
Lun, 24 Aprile 2023La città di Cecina non dimentica la tragedia del Moby Prince, ed è al fianco dei familiari delle vittime nel continuare a richiedere che venga fatta piena luce sulle cause che il 10 aprile 1991, nella rada del Porto di Livorno, provocarono la morte di 140 persone che viaggiavano a bordo del traghetto investito dalle fiamme a seguito della collisione con la petroliera Agip Abruzzo. È questo il messaggio che i partecipanti all’iniziativa organizzata sabato 15 aprile dal Comune di Cecina, in collaborazione con il Teatro De Filippo, hanno voluto trasmettere anzitutto ai familiari delle vittime. Un’importante occasione non solo per commemorare le vittime di quella enorme tragedia e per raccontare il difficile, lungo e doloroso percorso giudiziario affrontato dalle parti civili, ma anche per testimoniare e rinnovare l’impegno dei cittadini e delle istituzioni a non disperdere la memoria di quel terribile evento ed a fare quanto ancora possibile affinché sia raggiunta almeno la “verità storica”, dovuta a tutti i cittadini di questo Paese, e non solo ai familiari delle vittime. Un impegno ed un’attenzione testimoniati dagli autori, Francesco Gerardi, Marta Pettinari e Federico Orsetti, dagli attori, Lorenzo Satta e Alessio Zullo, dello spettacolo teatrale “Moby Prince 3.0, andato in scena la mattina alla presenza di 7 classi degli Istituti locali e replicato in serata, ma anche dai partecipanti alla tavola rotonda che si è tenuta nel tardo pomeriggio.
Alla discussione, coordinata e moderata dalla giornalista Elisabetta Arrighi, hanno partecipato gli Assessori del Comune di Cecina Domenico Di Pietro e Paola Bernardo (nella sua veste anche di legale dei familiari), il senatore Manfredi Potenti, Vice Presidente della II Commissione Parlamentare di inchiesta sul Moby Prince, la deputata Chiara Tenerini, il Signor Sergio Romboni, figlio di Cesare Romboni, deceduto a bordo del Moby Prince, Marta Pettinari, Lorenzo Satta e Alessio Zurlo.
Di grande importanza è stato l’impegno assunto dai due parlamentari presenti, di richiedere l’istituzione di una nuova Commissione Parlamentare di inchiesta, che possa continuare il lavoro della precedente Commissione, interrotto a causa dell’anticipata conclusione della legislatura.