Il mercante di storie
CENTRO ESPOSITIVO COMUNALE

Il mercante di storie

Gio, 12 Settembre 2024
Mostra personale dell’artista Gian Luca Palazzolo, in arte Libicocco. dal 14 settembre al 13 ottobre al Centro Espositivo Comunale. Ingresso gratuito

Sabato 14 settembre alle ore 17:30 inaugurerà a Cecina presso le sale del CEC - Centro Espositivo Comunale di Cecina la mostra ‘Il Mercante di Storie’, personale dell’artista Gian Luca Palazzolo, in arte Libicocco.

Saranno esposte numerose illustrazioni e molte tavole che l’artista livornese ha realizzato grazie alla sua variopinta creatività.

La mostra, organizzata da Coop Le Macchine Celibi, Associazione Aruspicina e ACS Art Center in collaborazione con la galleria di Casale Monferrato Aperture sull’Arte, è curata da Alessandro Schiavetti, e vedrà in esposizione un corpus importante degli ultimi lavori di Libicocco, incentrati su mondi Fantasy e Fantastici, segno palese di creatività che tende all’onirico tra visioni silvane e mondi incantati.

Ingresso libero

Visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 17.00 alle ore 19.30.
 
Sabato 14 settembre ore 17.30 inaugurazione
 
 

L'artista

Gian Luca Palazzolo nasce a Livorno nel 1985. Dopo gli studi in Lettere Moderne, porta avanti la passione di una vita per il disegno e comincia ad esporre le proprie opere con il nome d’arte dantesco di Libicocco. Le sue opere sono state esposte in vari contesti in Italia e all’estero: sono di quest’anno le mostre “Totem” presso la galleria Extra Factory di Livorno, e “Petrichor” nella città francese di Gisors. Negli anni precedenti ha esposto i propri lavori a Sarajevo, nella mostra personale “Sevdah/Selvans”, a Livorno, Pisa e in vari altri contesti. Oltre alle esposizioni, nel tempo ha collaborato con varie associazioni, organizzando eventi di pittura dal vivo, tenendo corsi e workshop di acquerello, realizzando una graphic novel, illustrando libri di poesie e realizzando scenografi e per il teatro. Da un paio di anni ha lasciato la città di Livorno per trasferirsi nei boschi della Valleriana, dove vive tuttora e dove sta instaurando nuove collaborazioni con le realtà del luogo. Il suo stile richiama molto l’illustrazione, con ispirazioni disparate che vanno dalla pittura classica ai manga giapponesi, il tutto dominato dalla fantasia e dal rapporto con la natura. La sua tecnica preferita è l’acquerello, anche se ama sperimentare con altre tecniche come la china e le matite, come si può vedere nelle opere più grandi di questa mostra.

Alessandro Schiavetti, Direttore del CEC e curatore della mostra sottolinea “‘Il Mercante di Storie’ porta con sé tutto un mondo creato da Libicocco che ti inghiotte in pochi istanti, trascinandoti in uno dei viaggi che l’artista disegna e dipinge prima con la mente, poi con le abili mani che ne contraddistinguono capacità realizzativa e componitiva. Non c’è da stupirsi che un personaggio narrante come Scìbile, abilmente pensato dall’artista, ci accompagni durante tutta la mostra in un’odissea fantasy di vero pregio e rilievo”. Nei personaggi rappresentati da Libicocco c’è una visione di una società pulita, intonsa, quasi onirica e intesa come obiettivo possibile e auspicabile. Risiede nello sguardo di ogni personaggio quella neutralità ben distante dalle caotiche prigioni meccaniche nelle quali ci adagiamo ogni giorno, e che ci modifi cano dal nostro più originale nucleo esistenziale. Libicocco ci guida in un viaggio fatto di foreste incantate, di laghi e fi umi silenziosi e ispiratori, costellati da creature pure e sensibili. Una vera boccata d’ossigeno in quel tumultuoso universo che ci digerisce sempre più rapidamente con voracità e rabbia e che ci allontana pericolosamente da madre natura; le linee dei volti sembrano eteree, mai convulse ma raffi nate, e spesso assottigliate in un’eleganza indefi nibile, mentre i paesaggi verdi e ricchi di vita ci lasciano spaziare con la fantasia tra la cinematografi a di fi ne secolo scorso e i testi dei racconti di David Henry Thoreau. Nel lavoro complesso della mostra dedicata al ‘Mercante di Storie’, la preziosa collaborazione dell’origamista Valeria Cavalli dona impulso alle installazioni pensate per coinvolgere il pubblico nella meticolosa matrice di idee di Palazzolo, mentre i testi realizzati dal regista Ephraim Pepe donano un sussulto romantico a tutta la narrazione.