25 Aprile 2024: la Festa della Liberazione
Ven, 26 Aprile 2024“La festa della Liberazione rappresenta per tutti noi italiani l'affermazione dei valori della libertà e della democrazia. Da quei valori è nata la Costituzione repubblicana scritta dai Padri Costituenti, una delle più belle al mondo. Pietro Calamandrei, uno dei Padri Costituenti, diceva: <<La libertà è come l’aria, ti accorgi di quanto vale quando viene a mancare>>. In questa giornata desidero onorare con un minuto di silenzio i milioni di vittime che ieri e oggi cadono nelle varie guerre che infestano il mondo. Speravamo che questo abominio fosse superato dopo le tragedie dei due conflitti mondiali ed invece siamo ancora ad assistere alle distruzioni di innocenti, anche civili e bambini, in Ucraina, in Medio Oriente, in Siria, in alcuni Paesi dell'Africa. Per dirla come Papa Francesco, la pace è qualcosa in più di una condizione politica e sociale, è una condizione che si deve radicare nel pensiero di ogni uomo perché la guerra rappresenta sempre una sconfitta, per cui facciamoci portatori dei valori del dialogo e della pace. Ringrazio i parlamentari, in rappresentanza di questo territorio, qui presenti, l’Autorità Religiosa, la Forze di Polizia, le Forze Armate, della Protezione Civile, gli organismi di pubblica assistenza, nonché le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, l’A.N.P.I, la Filarmonica Mascagni ma soprattutto i cittadini e le cittadine presenti qui oggi”.
Queste le parole del Commissario Straordinario del Comune di Cecina, Dott.ssa Vincenza Filippi davanti al Monumento ai Caduti, in Piazza della Stazione, subito dopo la deposizione di una corona di alloro in segno di omaggio e ricordo. La giornata si era aperta con la Santa Messa presso il Duomo di Cecina ed è continuata con corteo per le vie cittadine. Dopo l’omaggio al Monumento in Piazza della Stazione, il corteo si è diretto in via Leonardo Da Vinci, dove è stata deposta una corona di alloro alla lapide in ricordo di Ilio Barontini, cittadino e partigiano cecinese, pluridecorato.
Il Commissario Straordinario, dopo aver portato il saluto ai convenuti nella sala Primetta Cipolli per la proiezione del film del regista Smuraglia, si è poi diretto in Piazza Martiri di Belfiore, a San Pietro in Palazzi, per depositare un’altra corona di alloro al cippo in ricordo di tutti i caduti. Successivamente si è recata nei luoghi dell’eccidio nazista di Guardistallo, ove ad accoglierla era il Sindaco del paese collinare, Sandro Ceccarelli, teatro di una delle più cruente pagine della storia del secondo conflitto mondiale.
“Oggi è la festa della liberazione dai nazifascisti e della fine della guerra nella quale eravamo entrati per volontà del fascismo al fianco della Germania nazista e da cui siamo usciti perché era stata persa – dichiara Patrizia Cotta Ramusino, Presidente della locale sezione dell’ANPI -. Ma anche perché una parte di italiani e italiane ha organizzato, condotto e attuato una straordinaria resistenza. L’unico modo per difendere la libertà e la democrazia è la coscienza di noi tutti e tutte, la capacità di fare scelte e di prendere parte senza cedere al mito del capo o ad altri meccanismi accentratori. Questo 25 aprile non può essere come gli altri: deve essere il giorno in cui si ritrova in tutte le piazze della città l’Italia antifascista e democratica, il nostro grande popolo illuso ed eluso a cui va restituito una speranza vera di futuro fatta di un buon lavoro, di una retribuzione sufficiente per una vita libera e dignitosa e di una pace stabile e duratura. Il programma c’è già e si chiama Costituzione, cioè la Repubblica del futuro”.