Quinta edizione del Festival del Pensare
Mer, 17 Luglio 2019Il Festival del Pensare - promosso e organizzato dall'associazione “Pensiamo insieme” - giunge quest'anno alla sua quinta edizione che prende il titolo di “Male Nostro Quotidiano”.
Conferenze, seminari e dibattiti con ospiti illustri tra i quali rappresentanti del mondo della cultura, dello spettacolo e del teatro, dal 18 al 26 luglio tra Cecina, Casale Marittimo, Guardistallo, Castagneto Carducci, Bibbona, Montecastelli Pisano e Populonia, inviteranno liberamente i presenti ad ascoltare e a condividere.
Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore alla cultura del Comune di Cecina, Lucia Valori, la presidente dell’associazione Pia Pagani De Marchi e il direttore scientifico Daniela Scotto di Fasano.
Valori ha introdotto evidenziando l’importanza di questo festival che “è radicato e consolidato sul territorio in maniera intercomunale e che a Cecina ha incrementato la sua presenza con i due appuntamenti organizzati la scorsa primavera e i tre in programma per i prossimi 18, 22 e 24 luglio”.
“C’è il male con la M maiuscola - le condotte mafiose, gli sandali giudiziari, gli orchi della pedofilia, gli abusi e gli scempi edilizi, il degrado ambientale” afferma la Fasano “ma c’è anche il male con la m minuscola, quello così poco appariscente che alla fine: “perché no?”. Siamo in questo momento in balìa di una mentalità che ci evita la fatica della responsabilità”.
“Pensare, invece, è trovare la forza, e il coraggio, di essere soli di fronte e contro tale mentalità”, aggiunge la presidente Pagani De Marchi sottolineando anche la quantità e qualità delle personalità che anche quest’anno “si sono rese disponibili volontariamente e gratuitamente come relatori del festival per uno scopo intellettuale, collaborativo, civico e culturale”.
L’avvio del festival giovedì 18 luglio alle 21 a Cecina, con Giobbe. Storia di un uomo semplice, adattamento teatrale del romanzo di Philip Roth a cura di Roberto Anglisani. In questo spettacolo Anglisani dà voce alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Sul palco Anglisani non avrà nulla: solo una sedia, come i grandi del teatro di narrazione. Adattamento e regia Francesco Niccolini, consulenza letteraria e storica Jacopo Manna, costumi Mirella Salvischiani. Il regista a fine spettacolo, ne discuterà sul palco con la scrittrice Silvia Vegetti Finzi.