Discipline per l’uso di acqua potabile erogata da pubblici acquedotti
Mar, 12 Maggio 2020L'Autorità Idrica Toscana ha predisposto un opuscolo informativo semplice e di chiara lettura (in allegato alla notizia) sul corretto uso della risorsa idropotabile e specifica sulle modalità di riempimento delle piscine private e aperte al pubblico.
Si ricorda che è vietato utilizzare l'acqua potabile erogata da pubblico acquedotto per:
• prelievi da fontane per usi diversi da quelli potabili e igienici, comunque non oltre 70 litri al giorno per ogni utente
• irrigazione di orti e giardini con superficie superiore a 500mq (attenzione, per superfici inferiori a 500 mq è fatto obbligo installare sistemi di automazione e sensori per limitare lo spreco, indicati dal Regolamento regionale)
• innaffiamento e irrigazione superfici adibite ad attività sportive
• alimentare impianti di climatizzazione e impianti di qualsiasi altro tipo
• il riempimento di piscine private
• il lavaggio delle fosse biologiche
Tali divieti (ed altri divieti ed obblighi riguardanti il corretto uso della risorsa idropotabile) ed i casi in cui è possibile derogare agli stessi sono elencati nel Regolamento regionale n. 29/R del 26/05/2008 recante “Disposizioni per la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di acqua erogata a terzi dal gestore del servizio idrico integrato” (*), mentre le relative funzioni di vigilanza e controllo sono attribuite all’Autorità Idrica Toscana dalla L.R. n. 69/2011.
La violazione di tali obblighi e divieti comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 600 euro.
Piscine private
È vietato l’uso dell’acqua proveniente da pubblico acquedotto per il riempimento delle piscine private.
Gli utenti interessati possono utilizzare pozzi regolarmente denunciati alla Regione Toscana, oppure rifornirsi tramite autobotti (conservando le fatture e la documentazione di trasporto).
Piscine aperte al pubblico
Le piscine di proprietà pubblica o privata, destinate ad un’utenza pubblica quali piscine pubbliche o ad uso collettivo inserite in strutture adibite ad attività turistico alberghiere o agrituristiche o ricettive possono invece usare l’acqua del pubblico acquedotto.
È fatto comunque obbligo di concordare modalità e tempi di riempimento con il soggetto gestore del servizio idrico integrato.
A tale scopo, l’Autorità Idrica Toscana ha stabilito modalità e termini procedimentali da seguire per ottenere la deroga al divieto:
1. Pubblicazione on-line sul sito Internet del Gestore (*) di un modulo di richiesta (da compilare da parte delle utenze interessate) e la mappa delle località per le quali è possibile presentare richiesta
2. il modulo va compilato e trasmesso al Gestore entro il 31 marzo di ogni anno;
3. la risposta del Gestore dovrà pervenire al richiedente entro il 15 maggio;
4. il Gestore potrà o meno concedere l’utilizzo del pubblico acquedotto,
comunicando le prescrizioni riguardanti modalità e tempi di riempimento;
5. nella risposta il Gestore dovrà specificare che, in caso di sopraggiunta ordinanza Comunale di divieto o di dichiarazione di emergenza idrica da parte della Regione, la possibilità di utilizzare il pubblico acquedotto è vietata fino al termine di validità dei sopraggiunti provvedimenti.