ritratti al futuro
TEATRO COMUNALE

Ritratti al futuro, conversazioni per un alfabeto possibile: la nuova rassegna “virtuale” del De Filippo

Sab, 25 Aprile 2020

Dopo il successo delle conversazioni teatrali e della rassegna “Ritratti di liberazione – piccoli quadri di riflessione” a cura delle compagnie amatoriali locali che ogni giorno questa settimana portano i loro contributi sulla pagina facebook del “Teatro Cecina” (alle ore 19 e alle ore 21), dalla prossima settimana ne partirà una nuova chiamata “Ritratti al futuro, conversazioni per un alfabeto possibile”. Nuove dirette facebook, in orario serale, sempre sulla pagina del “Teatro Cecina”, a cura di Alessio Pizzech.
 
“Credo sia utile riabituarci in mezzo a tanto chiasso di informazione e disinformazione, in mezzo a tante parole e giudizi avventati, cominciare a ricostruire itinerari possibili e parole che guidino l’azione di ogni cittadino. Compito degli artisti – spiega proprio il direttore artistico Alessio Pizzech -, degli intellettuali, di tutti coloro che maneggiano il pensiero dovrebbe essere quello di fornire strumenti per ri-orientarsi nella complessità del tempo presente, per immagine un nuovo alfabeto possibile che costruisca un futuro possibile. Ho chiesto quindi ad alcuni amici di dare un piccolo contributo. Sono persone che stimo, i cui percorsi e le cui personalità ho toccato più o meno approfonditamente nella mia vita, persone che penso apriranno attenzioni e domande in noi nella successione di otto appuntamenti che ci accompagneranno dal 27 aprile al 4 maggio”.
 
Questo il calendario della rassegna:
 
27 aprile ore 21, il giornalista Andrea Ciommiento ci parla di “Felicità chimica” Andrea Ciommiento è autore e mediatore artistico. Si forma in "Tecniche artistiche e dello spettacolo" all'Università Ca' Foscari di Venezia perfezionandosi in drammaturgia e creazione performativa alla Biennale Teatro College. Coordina progetti d'arte relazionale che includono il coinvolgimento delle comunità locali in laboratori e spettacoli dal vivo. Tra le collaborazioni, l'Istituto Pratiche Teatrali/Teatro Stabile di Torino, Codicefionda di Torino, ZONA K di Milano, Invasioni Creative di Udine, L'Albero di Matera. Ha tenuto docenze per il "Master in Teatro Sociale" dell'Università Sapienza di Roma e per il Corso di Perfezionamento "Training for Trainers" dell'Università Europea di Roma.
 
28 aprile ore 21, il drammaturgo Vincenzo Manna ci parla di “Responsabilità” Vincenzo Manna nasce a Roma. Laureato in "Stilistica, metrica e retorica" all'Università degli Studi di Firenze, frequenta l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Si diploma in regia con lo spettacolo "Fari nella nebbia" che è anche il suo debutto come drammaturgo. Artista tra i più interessanti della nuova generazione teatrale, lavora come regista e autore, sceneggiatore e traduttore. Dal 2013 è docente di Recitazione e Drammaturgia presso l'Università Link Campus di Roma. Numerosi i riconoscimenti ottenuti finora, tra cui il Premio SIAE come miglior drammaturgo italiano assegnatogli durante il 53° Festival dei Due Mondi di Spoleto. Tra i suoi lavori: "Fari nella nebbia", testo finalista al 50° Premio Riccione, menzione speciale della giuria; "Hansel e Gretel", spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia 2010; "L'ultima cena", testo finalista al Premio Hystrio 2011; "Giulio Cesare", traduzione e adattamento della tragedia shakespeariana che rappresenta l'Italia alle manifestazioni culturali delle Olimpiadi di Londra 2012; "Cani", testo 2° Premio Borrello e Premio Cassinoff 2014; "Sei donne appassionate", regia realizzata per il Teatro Nazionale Croato Ivan Zajic; "La classe", testo scritto per Società per attori, Accademia Perduta e GoldenArt da cui è tratto il film "La classe migliore"; "Il Piccolo Principe" opera musicale prodotta dal Teatro Nazionale della Toscana; "Il nodo" traduzione e adattamento del testo di Johnna Adams "Gidion's knot" per lo spettacolo di Serena Senigaglia con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno. Alcuni suoi testi sono pubblicati presso le case editrici "Editoria&Spettacolo" e "Titivillus".
 
29 aprile ore 21, la ricercatrice Barbara Mazzolai ci parla di “Passione e formazione per essere visionari” Direttrice del Centro di Micro-BioRobotica (CMBR) dell'Istituto Italiano di Tecnologia. Nel 2010 Barbara Mazzolai vince il premio “Marisa Bellisario”, per l’attività scientifica e di gestione del progetto “DustBot”, che prevedeva lo sviluppo di una rete di robot autonomi per il miglioramento dell’igiene urbana. Nel 2013 riceve la Medaglia del Senato della Repubblica italiana e nel 2015 il premio internazionale Genova: una donna fuori dal coro per le sue ricerche nel campo della robotica bioispirata. Sempre nel 2015 è nominata da RoboHub tra le 25 donne più influenti nel settore della robotica. Da gennaio a luglio 2017 è stata Visiting Faculty presso Aerial Robotics Lab, Department of Aeronautics, dell’Imperial College di Londra.
 
30 aprile ore 21, il drammaturgo Gian Maria Cervo ci parla di “Onestà e collettività” Gian Maria Cervo è autore e curatore che crede che l'unico vero problema stilistico sia non avere una collisione abbastanza forte di stili. Per questo scrive con colleghi che arrivano da ogni parte del mondo, individui che, in alcuni casi, da soli, abitano più parti del mondo. Crede che la realtà, forse oggi ancora più che in passato, sia una collisione di stili, visioni e prospettive sociali, politiche e culturali.
 
1 maggio ore 21, il critico teatrale Andrea Porcheddu ci parla di “Fantasia” Andrea Porcheddu, 1967, critico teatrale e giornalista, vive a Roma. Insegna Metodologia della critica dello spettacolo alla “Facoltà design e arti” dello Iuav di Venezia e scrive per “delteatro.it” e “Gli Stati Generali”. Ha collaborato con diverse testate nazionali ed ha diretto il bimestrale «Teatro/Pubblico», edito dal Teatro Stabile di Torino. Tra i suoi libri, “L’invenzione della memoria: il teatro di Ascanio Celestini” (Il principe costante edizioni, 2005), “Il compagno di banquo: scritti su teatro e scuola” (Fabio Croce Editore, 2002), “Adriatico, manuale per un viaggio teatrale nei Balcani” (Edizioni Css Udine, 2001), “Casa degli Alfieri, la terra e la poesia” (Titivillus, 2001), oltre a numerosi saggi e ai romanzi noir “Piccola tragedia, in minore” (Fabio Croce Editore, 2000), “Amarti m’affatica” (Maschietto editore, 2006). Per RaiCinema è co-sceneggiatore dei documentari “Antigone e l’Impero” (2008) e “L’Italia del nostro scontento” (2009).
 
2 maggio ore 21, la giornalista Lucia Cuocci ci parla di “Solidarietà e scoperta” Lucia Cuocci, nata a Taranto 52 anni fa, è sempre stata incuriosita dalle religioni, dalla multireligiosità e dai viaggi. Laureata in sociologia con una tesi su "La donna nella comunità ebraica di Roma", ha poi seguito un corso di perfezionamento in storie di vita e biografie. Giornalista freelance, lavora per lo più con la di Raidue “Protestantesimo” ma collabora anche con la rubrica “Sorgente di Vita” della stessa rete e anche con un programma della Radio televisione Svizzera, La1 che si chiama "Segni dei Tempi ". Si occupa inoltre di un’associazione culturale “Fuori dai Paraggi” per la quale organizza viaggi culturali e seminari itineranti in Italia e all'estero, visite guidate e presentazioni di libri.
 
3 maggio ore 21, il compositore Paolo Marzocchi ci parla di “Silenzio” Paolo Marzocchi, compositore e pianista, è nato a Pesaro nel 1971. Di formazione classica si è dedicato alla composizione in tutte le sue forme, dalla musica sinfonica e cameristica al teatro, al cinema, alla radio, e alle sperimentazioni con altri linguaggi. Come compositore collabora regolarmente con artisti di fama internazionale, e ha ricevuto numerose commissioni per la realizzazione di opere pianistiche, da camera e sinfoniche. Ha coordinato per il MIUR numerosi progetti sperimentali legati all’educazione musicale e alla sensibilizzazione sociale, nonché alla creazione di orchestre e cori giovanili. Nella sua produzione figurano diverse composizioni per orchestra di giovani esecutori e coro di voci bianche insieme ad ensemble di professionisti. Ha coordinato per il MIUR numerosi progetti sperimentali legati all’educazione musicale e alla sensibilizzazione sociale, nonché alla creazione di orchestre e cori giovanili. Nella sua produzione figurano diverse composizioni per orchestra di giovani esecutori e coro di voci bianche insieme ad ensemble di professionisti. Questi lavori hanno attirato l’interesse di varie personalità del mondo musicale, tra cui il compositori Peter Maxwell Davies e Salvatore Sciarrino. La sua opera “Il viaggio di Roberto”, su libretto di Guido Barbieri e con la regia di Alessio Pizzech - che ha ottenuto tra gli altri il plauso di Riccardo Muti - dopo il debutto al Teatro Verdi di Ravenna è stata rappresentata in diversi teatri italiani e inserita nella stagione 2016/17 dell’Opera di Firenze, sotto la direzione dello stesso Marzocchi.
 
4 maggio ore 21, il giornalista Giuseppe Fantasia ci parla di “Fiducia” Giuseppe Fantasia è nato a L’Aquila, ma vive a Roma, ha una laurea in Legge, ma ha scelto di fare il giornalista. Scrive per l'HuffPost Italia, Marie Claire ed Elle Decor. Sul Foglio si occupa delle pagine culturali, scrive di libri, arte e spettacolo e ogni giovedì c'è "Odo Romani far Festa", la sua rubrica da cui viene fuori tutto il meglio (e il peggio) delle feste della Capitale e non solo. Ha fatto l’aiuto regista a “La lucida follia”, il docu-film dedicato a Marco Ferreri nel ventennale dalla scomparsa, vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento come Miglior Documentario.