Piazzia Iori: inaugurato un murales dedicato a Mauro Betti

Lunedì 28 gennaio in piazza Iori è stato inaugurato un murales realizzato dagli studenti dell’istituto professionale grafico “Marco Polo” coordinati dal professor Francesco Bozolo e dedicato a Mauro Betti, l'ultimo testimone toscano della deportazione nei campi di concentramento tedeschi, scomparso lo scorso anno a maggio. All’evento, coordinato dalla scuola comunale di teatro Artimbanco, hanno partecipato le Autorità, il vicesindaco Giovanni Salvini con la presidente del consiglio comunale Meri Pacchini e gli alunni delle scuole di Cecina. Tra loro, gli otto studenti del Liceo Fermi che hanno partecipato al Treno della Memoria raccontando la loro esperienza, la classe 4C del liceo scientifico che ha lavorato alla realizzazione di un libro di memorie sul tema dei bambini vittime del razzismo, attualmente in concorso a Roma e la classe 2D dello stesso Liceo, che ha scritto dei racconti a partire da un testo letto in classe sui sogni degli ebrei.

A seguire, si è poi tenuta la deposizione di una corona di alloro presso il Monumento dedicato al rabbino Elio Toaff in piazza Nilde Iotti.

Questo il messaggio del sindaco Samuele Lippi sulla sua pagina facebook:

Giorno della Memoria 2019
"Nei campi di concentramento era il numero 63413.
Noi lo ricordiamo con il suo nome: Mauro Betti".

Riporto qua l'inizio della targa che è stata scoperta questa mattina durante la cerimonia di inaugurazione del murales realizzato dagli studenti del Marco Polo e dedicato proprio a Mauro Betti, l'ultimo testimone toscano della deportazione nei campi di concentramento tedeschi. Un uomo che ha reagito con grande fede raccontando la sua esperienza e invitando sempre al perdono.

Con mio enorme dispiacere, l'influenza non mi ha permesso di partecipare all'iniziativa. Ringrazio però tutti i presenti e gli studenti intervenuti dal momento che richiamare alla memoria vuol dire, prima di tutto, condividere. Un grazie anche al figlio Sandro Betti che ha ricordato il rapporto speciale che mi legava al padre.