PRIMO CIRCOLO DIDATTICO GUERRAZZI

Laboratorio di coding per 300 alunni

Dom, 12 Novembre 2017
Un percorso di alfabetizzazione digitale che ha coinvolto i piccoli delle Neruda, Guerrazzi, Boschetti Alberti e Rodari

Sono oltre 300 gli alunni del Primo Circolo Didattico di Cecina che hanno preso parte ad un laboratorio di Coding con le loro insegnanti. Un percorso, quello di “Alfabetizzazione digitale” che coinvolge sia i piccoli della scuola dell'infanzia Neruda che quelli delle primarie Guerrazzi, Boschetti Alberti e Rodari.

Molte le insegnanti che hanno seguito un corso di aggiornamento sul coding e che hanno poi lavorato in classe con i bambini usando programmi specifici come lo “scratch” con cui si possono programmare storie interattive, giochi e animazioni e la “bee-bot”, un piccolo robot educativo a forma di ape per sviluppare e potenziare i concetti spazio-temporali.

«Si tratta di un'attività – spiega l'assessore all'Istruzione Giovanni Salvini – diventata curricolare nei diversi gradi di scuola. L'Amministrazione comunale si sente impegnata a fianco degli istituti in un'ottica di leale collaborazione per supportare progetti importanti e sfide decisive per gli studenti».

«L'obiettivo principale del Coding – sottolinea l'insegnante Fabiola Spilla che fa parte del team digitale dei docenti – è quello di sviluppare il pensiero computazionale. Siamo una delle poche scuole in Toscana ad aver avviato questo tipo di percorso che non prevede più il classico apprendimento frontale in aula e che si inserisce in modo trasversale all'interno della didattica, interessando tutte le discipline scolastiche, dalla geografia alla matematica».

Di fatto, il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione dei problemi che si basa sul pensiero algoritmico. Un processo logico-creativo che consente di scomporre un problema complesso in diverse parti trovando una soluzione per ciascuna di esse e arrivando alla soluzione finale del problema.

«Pensare in modo computazionale – prosegue Fabiola Spilla – aiuta i ragazzi a trovare soluzioni creative ed efficienti imparando così a programmare e a sviluppare le competenze digitali. Sono attivi fruitori delle tecnologie che non vengono più utilizzate passivamente, sono immersi in percorsi con stimoli logici e matematici all'interno dei quali la fantasia e la creatività hanno un ruolo centrale».

Per risolvere un problema i bambini devono individuare una possibile soluzione e progettare il percorso per raggiungerla. Lavorando sul coding potenziano la memoria, la concentrazione, la capacità di attenzione, la creatività e la curiosità oltre alla capacità di lavorare in gruppo.

Il laboratorio che si è tenuto al Primo Circolo Didattico e che ha dato quindi il via a questo nuovo percorso, ha visto l'esperto Francesco Paolicelli mostrare ai ragazzi l'uso dei programmi come lo scratch e la bee-bot. I bambini hanno lavorato a coppie sui pc, imparato a muovere gli “sprite” (i personaggi) e a programmare divertendosi la sequenza di azioni necessarie per arrivare allo scopo finale.