CONSORZIO DI BONIFICA TOSCANA COSTA.

Come cambia il tributo di Bonifica. Bollette a metà febbraio

Mer, 25 Gennaio 2017
CONSORZIO DI BONIFICA TOSCANA COSTA. Come cambia il tributo di Bonifica

Il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, costituito a seguito del riordino e della razionalizzazione imposta dalla L.R. 79/2012 ai Consorzi di Bonifica Toscani che ha individuato 6 grandi enti con il compito di effettuare la manutenzione dei corsi d'acqua e la progettazione e realizzazione delle opere finalizzate alla riduzione del rischio idraulico. La riforma della Regione Toscana, però, non ha interessato soltanto la struttura degli Enti, ma ha omogeneizzato anche i criteri e le linee di indirizzo su atti importanti di pianificazione e programmazione. A tal proposito Il Consorzio 5 Toscana Costa ha avviato un lungo ed impegnativo percorso nella ridefinizione del nuovo Piano di Classifica, strumento per determinare il riparto delle spese sui contribuenti, avvalendosi anche della collaborazione della Scuola Sant'Anna e dell'Università di Pisa, sulla base delle linee guida regionali che confermano sostanzialmente il  concetto  di  contributo consortile  quantificato  in relazione  al  beneficio  inteso  come  il  "vantaggio  specifico  e  diretto  che  deriva  agli  immobili ricadenti all'interno del comprensorio di bonifica dalle attività del Consorzio" e di fatto consegnando un nuovo tributo per i 42 Comuni che compongono il Comprensorio. Il nuovo tributo consortile per l'annualità 2016 arriverà presso le abitazioni intorno alla metà del mese di febbraio. “Non aumenta il gettito del Consorzio – sottolinea il Presidente Giancarlo Vallesi – ma si ripartisce in modo diverso l'imposta, in relazione agli specifici e diretti benefici per il singolo contribuente”. Il tributo è il risultato di un calcolo tutto nuovo che si basa su concetti e criteri del tutto diversi rispetto ai precedenti: si introduce il concetto di centro di costo e si divide il comprensorio in 3 Unità Idrografiche Omogenee, Costa Livornese e Val di Cecina, Val di Cornia e Pecora, Elba e Arcipelago; si modifica completamente la modalità del calcolo; si prende atto delle disposizioni regionali per la redazione del Piano delle Attività che ne amplia compiti e competenze; si prende atto di un comprensorio decisamente più ampio, variegato e complesso che richiede quindi una quantità di interventi di gran lunga superiori a quelli sino ad oggi messi in campo. Per tutte queste ragioni “Ciascun Consorziato potrà vedere nel tributo 2016 alcune differenze rispetto al tributo dell'anno precedente, in alcuni casi una diminuzione, in altri un aumento. Ci saranno, inoltre, dei consorziati che per effetto dei precedenti piani di classifica erano esclusi dal versare il contributo consortile, ma che dal 2016 dovranno anch'essi contribuire alla sicurezza idraulica del territorio, questo con l'obiettivo di omogeneizzare e distribuire il costo degli interventi, proporzionalmente al beneficio diretto derivante dall'attività svolta dal Consorzio”. Si ricorda che il tributo è deducibile dalla dichiarazione dei redditi. Per ulteriori informazioni e approfondimenti è possibile consultare tutta la documentazione disponibile sul sito internet dell'Ente www.cbtoscanacosta.it.